Mattarella: il lavoro non è una merce, è legato in maniera indissolubile, alla persona e alla sua dignità

Visita del Capo dello Stato in Calabria alla vigilia della Festa del Lavoro. Nell'occasione Mattarella ha sottolineato che "Il lavoro è legato, in maniera indissolubile, alla persona, alla sua dignità, alla sua dimensione sociale, al contributo che ciascuno può e deve dare alla partecipazione alla vita della società. Il lavoro non è una merce". Ed ancora: "Il lavoro è libertà. Anzitutto libertà dal bisogno; e strumento per esprimere sé stessi, per realizzarsi nella vita. Gli straordinari progressi della scienza e della tecnica per migliorare la qualità e la sostenibilità dei prodotti e dei servizi, devono essere sempre indirizzati alla tutela dell'integrità delle persone, dei loro diritti. A partire dal diritto al lavoro. Il lavoro deve essere libero da condizionamenti, squilibri, abusi che creano emarginazione e dunque rappresentano il contrario del suo ruolo e del suo significato".

Mattarella ha parlato anche dell'andamento attuale del mercato del lavoro, rilevando i positivi dati di crescita dell'occupazione in Italia e in Europa, ma ha nel contempo sottolineato la necessità di "non dimenticare le disparità sociali e territoriali che perdurano; gli esclusi; il fenomeno dei lavori precari e sottopagati. Il basso livello retributivo di primo ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, che induce tanti di loro a recarsi all'estero a migliori condizioni". E poi un forte richiamo contro il caporalato e lo sfruttamento dei migranti : "vigilare è un preciso dovere. Sulle delinquenziali forme di caporalato. Sulle condizioni inumane in cui vengono, in alcuni casi, scaraventati i lavoratori stagionali, talvolta senza nome né identità".