Tango del calcio di rigore. Al Teatro Brancaccio

25 giugno 1978. All’Estadio Monumental di Buenos Aires si gioca la finale dei mondiali di calcio. In campo i padroni di casa dell’Argentina opposti agli “orange” d’Olanda. Seduto in tribuna c’è il generale Jorge Videla e con lui la giunta militare responsabile di un periodo tra i più bui della storia del continente latino-americano, segnato da arresti indiscriminati di oppositori, torture, morti e dal dramma dei “desaparecidos”. Quella partita l’Argentina deve vincerla a tutti i costi, per alimentare la propaganda del regime e provare a far dimenticare al mondo gli orrori della dittatura. E’ da qui che prende le mosse Tango del calcio di rigore, spettacolo teatrale in scena sino a domenica al Teatro Brancaccio di Roma (via Merulana 244), per la regia di Giorgio Gallione. Un affresco su calcio e potere in salsa sudamericana, nuova produzione del Teatro Nazionale di Genova, che vede in scena Neri Marcorè, Ugo Dighero e Rosanna Naddeo. Con loro anche Fabrizio Costella e Alessandro Pizzuto.

Biglietti da 28,50 a 39 euro.