Blitz contro contro la 'ndrangheta: 13 persone arrestate, 35 ai domiciliari. Indagato anche Cesa segretario Udc

L’operazione è stata denominata “Basso profilo”, ma in realtà si tratta di un maxi-blitz, in corso su tutto il territorio nazionale, contro la 'ndrangheta, coordinata dalla Procura Distrettuale di Catanzaro, dai grandi numeri: 13 le persone arrestate, 35 quelle costrette ai domiciliari. 370 gli uomini e le donne della Direzione Investigativa Antimafia, della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza impegnati. Tra gli indagati e gli arrestati anche uomini della politica: agli arresti domiciliari l’assessore regionale al Bilancio Franco Talarico; indagato un nome noto della politica nazionale, alla ribalta nei giorni scorsi nell’ambito delle trattative volte a ricercare “responsabili” interessati a sostenere il governo, ovvero il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa. La casa di Roma dell’esponente dell’opposizione di centrodestra è stata perquisita questa mattina dal personale della Dia. Cesa, che si è detto "totalmente estraneo" ha annunciato le sue dimissioni da segretario nazionale "con effetto immediato".

Tra gli arrestati, secondo quanto si è appreso, vi sono molto molti "colletti bianchi” di Catanzaro e provincia; coinvolti i maggiori esponenti delle 'ndrine più importanti di Crotone, Isola Capo Rizzuto e Cutro come "Bonaventura" "Aracri", "Arena" e "Grande Aracri", nonché imprenditori ed esponenti della pubblica amministrazione.
Le indagini hanno accertato movimentazioni illecite di denaro per oltre 300 milioni di Euro. La Procura della Repubblica di Catanzaro ha disposto l'esecuzione di numerosi sequestri di beni: aziende, immobili, autoveicoli, conti correnti bancari e postali.