Soluzione cercasi: giorni cruciali per la sorte del governo Conte

Settimana cruciale per le sorti del governo Conte: la ricerca di una maggioranza rafforzata dal sostegno di parlamentari “responsabili”, non sembra produrre i risultati sperati ed il tempo stringe. Occorre trovare uno sbocco prima che al Senato arrivi il momento del voto sulla relazione del Guardasigilli Bonafede sullo stato della giustizia. I numeri per il governo sono sfavorevoli, vista l’intenzione di votare contro la relazione dei senatori di Italia Viva. "Ascolteremo Bonafede, ma sarà difficile votare diversamente da un no, perché aspettiamo ancora il tavolo promesso dal Guardasigilli sui temi della giustizia, che non è stato mai fatto", ha dichiarato l'ex ministra Iv Teresa Bellanova.

In tanti nella maggioranza consigliano Conte di giocare d’anticipo e presentarsi dimissionario al Quirinale per puntare al reincarico per la formazione di un Conte-ter. Ipotesi questa che sarà al centro della discussione delle assemblee dei parlamentari di Pd e M5S, convocate per questa sera. Entrambi i partiti ripetono “o Conte o il voto”, ma con il passare delle ore crescono le fila di quanti vorrebbero riaprire un dialogo con Renzi o comunque cercare soluzioni che scongiurino il ricorso anticipato alle urne, anche se ciò comportasse l’uscita di scena di Conte.

Il Pd ribadisce con Zingaretti di essere impegnato per dare al Paese "un governo autorevole con una base parlamentare ampia, di forte impianto europeista per rispondere alle emergenze che ci segnalano gli italiani”. Goffredo Bettini, ascoltato consigliere di Zingaretti apre da parte sua uno spiraglio a Renzi: "dimostri effettivamente di avere il senso non dell'errore ma un po' del salto nel buio che lui ha procurato e incominci in Parlamento a dare qualche segnale”.
"Nessun veto su Conte, ma non si mettano veti su di noi", risponde indirettamente Ivan Scalfarotto da Italia Viva, ma dalle parti del M5s, però, i più di Renzi non vogliono sentir parlare. “Chi è il problema non può essere la soluzione”, afferma il ministro cinquestelle per lo Sviluppo economico Stefano Patuanelli .