Roma, 19 settembre: in piazza per il diritto a morire

Roma, 19 settembre, piazza San Giovanni Bosco. In quel giorno, in un luogo divenuto simbolo per quanti si battono per una legge sul suicidio assistito e l’eutanasia che riconosca il “diritto a morire”, dove si tennero i funerali di Piergiorgio Welby, che il parroco non volle celebrare in chiesa perché ritenuto “suicida”, si terrà un’importante iniziativa dell’associazione Luca Coscioni , che coinvolgerà figure e personalità in questi anni in prima fila nella battaglia. Ci sarà innanzitutto Mina moglie di Piergiorgio Welby e con lei Beppino Englaro, che ricorderà il desiderio di sua figlia Eluana di scegliere il suo destino e la sua vicenda umana e giudiziaria. E poi la testimonianza di Valeria, la fidanzata di dj Fabo, il quarantenne tetraplegico che accompagnato da Marco Cappato - che per questo rischia fino a 12 anni di carcere - ha dovuto andare in Svizzera, dove il suicidio assistito è legale. E’ un'iniziativa, che avrà anche momenti di musica e spettacolo, decisa per spingere la politica a muoversi, già fissata prima del cambio di governo in vista di una scadenza, il 24 settembre, giorno entro il quale il parlamento avrebbe dovuto fare una legge sul suicido assistito e sull’eutanasia, stando a quanto richiesto dalla Corte Costituzionale.
Sul tema è in atto un’offensiva comunicativa e di pressione di segno opposto da parte della chiesa. Il cardinale Bassetti, presidente della Cei, in particolare, ha ribadito che non c'è un diritto a morire ed ha chiesto di rivedere la legge sul biotestamento per togliere il diritto dato due anni fa di rinunciare a idratazione e nutrizione.All’iniziativa del 19 settembre hanno confermato la propria presenza sul palco, tra gli altri, Luca Barbarossa, Neri Marcoré, Francesco Montanari, Il Muro del Canto, Roy Paci, Nina Zilli Tra i parlamentari presenti, Riccardo Magi ed Emma Bonino.