Venezia in ginocchio per l'alta marea. Nel pomeriggio arriva Conte

E’ piena emergenza a Venezia per l’acqua alta che ieri notte ha raggiunto i livelli più alti dall’alluvione del 1966. I danni sono ingenti e si contano anche delle vittime. Nell'isola di Pellestrina, un anziano di 78 anni, è rimasto fulminato mentre cercava di far ripartire le elettropompe nella sua casa allagata; deceduto in casa anche un secondo abitante dell'isola, anche se in questo caso potrebbe trattarsi di un decesso per cause naturali.
I danni nel centro storico della città sono incalcolabili: decine le imbarcazioni danneggiate, compresi alcuni vaporetti. Acqua alta anche all'interno della Basilica di San Marco: tutta la cripta è stata sommersa e dentro la basilica, nel momento di picco di marea, si misurava dalla pavimentazione quasi un metro e 10 di acqua. Le scuole in città restano chiuse, mentre il sindaco Brugnaro annuncia: “chiederemo al governo lo stato di calamità". E il governo affronterà l'emergenza già nel prossimo Consiglio dei ministri per valutare, annunciano i sottosegretari veneziani, Pier Paolo Baretta e Andrea Martella, "gli interventi necessari e urgenti che tutelino la città, la sua laguna e le Comunità che vi vivono". Nel pomeriggio nella città lagunare arriverà il premier Conte, che come da lui stesso annunciato via twitter, vuole rendersi conto di persona della situazione in città.

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