Tra incertezza e desiderio dell’uomo forte al potere. Gli italiani nel racconto del Censis

Incertezza. Per il lavoro, per la propria condizione sociale ed economica, per il futuro. E’ lo stato d’animo che percorre molti italiani e la condizione che il Censis fotografa nel suo ultimo Rapporto sulla situazione sociale del Paese. Una condizione nella quale vivono il 65% degli italiani , molti dei quali logorati da questo perdurante stato di ansia, sognano vie d’uscita che esaltano "crescenti pulsioni antidemocratiche", facendo crescere l'attesa "messianica dell'uomo forte che tutto risolve”, senza mediazioni senza preoccuparsi di Parlamento ed elezioni. Molti altri ancora gli aspetti del carattere e delle aspirazioni degli italiani rilevate dal Censis, a volte contraddittorie le une con le altre. Il lavoro, sempre più precario e sempre meno remunerato, il tema in cima alle preoccupazioni. I giovani, in numero sempre maggiore e con titoli di studio alti emigrano all’estero alla ricerca di lavoro e di migliori condizioni
E poi c’è chi sogna e non sono pochi un ritorno al passato, alla lira. A desiderarlo è il 24% degli italiani, uno su quattro, più o meno la tsessa percentuale di chi è favorevole all'Italexit. C’è da dire, però che una maggioranza consistente, il 62% è convinto che non si debba uscire dall'Unione europea e che sarebbe folle abbandonare l’euro per tornare alla vecchia moneta. Meno netta la distanza tra chi è contrario alla riattivazione delle dogane alla frontiere interne della Ue ( il 49%) , considerate un ostacolo alla libera circolazione di merci e persone, e chi, il 32%, sarebbe invece per rimetterle. Preoccupa il dato sulla percezione degli episodi di intolleranza, odio, razzismo e antsemitismo. Quasi il 70% percepisce questi episodi in aumento.

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