USA: 4500 morti di Covid nelle ultime 24 ore. I piani di Trump per far ripartire il paese

Oltre 33mila morti, 4.500 nelle ultime 24 ore, secondo quanto rivelano i  dati della John Hopkins University e più di 22 milioni di americani che hanno perso il lavoro in un mese. Sono solo alcune delle cifre che descrivono il dramma che attraversa gli Stati Uniti alle prese con la diffusione del Covid-19. Ci sono problemi sanitari, acuiti dall’inadeguatezza del sistema sanitario ad affrontare emergenze che colpiscono soprattutto le fasce povere della popolazione e problemi di natura economica, con molti disoccupati in più e il fondo federale chiamato ad aiutare le piccole imprese che ha finito i soldi. E’ tempo di riaprire le attività, ripete Trump, che ha parlato di “29 Stati in buona posizione per riaprire in tempi brevi", anche se ha evitato di indicarli, lasciando “ai governatori l'annuncio”. Ricostruiremo l'economia, “sarà più grande e forte che mai", ha detto il Presidente, che sulla ripresa economica si gioca buona parte della sua rielezione. Gli Stati che invece non sono pronti a ripartire il 1° maggio possono prendersi del tempo. E lo stato di New York, il più colpito dall’epidemia ha deciso: chiusura estesa almeno fino al 15 maggio. Alla domanda “Cosa succede dopo?” il governatore Andrew M. Cuomo ha risposto con poche parole: “ Non lo so. Decideremo sulla base di ciò che ci mostreranno i dati." Il paese tutto si interroga, stretto tra la voglia di riprendere, gli annunci di Trump e la prudenza degli scienziati. Le linee guida non vincolanti proposte dalla Casa Bianca non hanno aiutato a rispondere a molti interrogativi a cominciare da come espandere i test, come pagarli e come tracciare i contatti di persone contagiate. Problemi comuni a tutti, che vedono impreparata anche la nazione più potente del mondo.