La reazione di Putin: Biden mi chiama killer? Chi lo dice sa di esserlo

“Chi lo dice sa di esserlo". Il Presidente russo Vladimir Putin ha reagito così alle parole pronunciate ieri dal presidente americano Biden, che nel corso di una intervista tv ha detto di ritenere il capo del Cremlino un killer. "Mi ricordo -ha detto Putin- che quando eravamo piccoli quando litigavamo dicevamo: Chi lo dice sa di esserlo. E non è solo un modo di dire per bambini, vi è un significato psicologico molto profondo, vediamo sempre in un'altra persona le nostre qualità e pensiamo che essa sia come noi e basandoci su questo diamo la nostra valutazione in generale". Putin ha poi aggiunto che "La Russia coopererà con gli Stati Uniti, ma alle sue condizioni. Sappiamo come difendere i nostri interessi. E lavoreremo con loro, ma nei campi che ci interessano e alle condizioni che riteniamo vantaggiose per noi stessi. E loro dovranno tenerne conto". Il capo del Cremlino ha infine augurato “salute" a Biden. In questo quadro di rinnovata “guerra fredda”, Mosca ha intanto richiamato in patria il suo ambasciatore negli Stati Uniti. “Per consultazioni” si usa dire in questi casi, ma è un modo per sottolineare la profonda irritazione per le parole pronunciate da Biden.

A sottoscrivere nella sostanza le parole del capo della Casa Bianca è intervenuta stamani Nabila Massrali, portavoce della Commissione europea: "Vladimir Putin -hadetto- ha la responsabilità delle azioni e delle politiche delle autorità russe e tristemente c'è una lunga lista di omicidi e tentati omicidi in Russia a danno di personalità critiche e indipendenti, inclusi politici e giornalisti. Molti di questi casi non sono stati indagati, sono rimasti irrisolti e i responsabili non sono stati assicurati alla giustizia". La portavoce ha inoltre ricordato le responsabilità di militari e personalità russe nel tentato omicidio di Alexey Navalny e negli omicidi di Sergej e Yulia Skripal, e le azioni “illegali” della Russia in Ucraina.