Strategia della tensione? Accusa inaccettabile. La ministra Lamorgese risponde in Parlamento sull'assalto alla sede Cgil

Accusa inaccettabile. La ministra dell'Interno, Luciana lamorgese ha respinto nell'aula della camera le accuse a lei per la gestione dell'ordine pubblico in occasione del sabato di scontri a Roma, culminato con l'assalto alla sede della Cgil da parte di squadristi, in occasione della manifestazione no-greenpass del 9 ottobre. Lamorgese ha respinto in particolare le accuse della leader di FdI Giorgia Meloni, che ha parlato di "strategia della tensione". Per la ministra così "si insinua il dubbio che le forze di polizia si prestino ad essere strumento di oscure finalità politiche. E' un'accusa ingiusta che getta ombre inaccettabili sulle forze dell'ordine che il 9 ottobre hanno pagato il prezzo di 41 feriti nel fronteggiare i facinorosi intenzionati ad assaltare le sedi delle istituzioni".

Verso la Lamorgese dai banchi dell'opposizione sono partite pesanti accuse per la gestione complessiva del Viminale, dall'immigrazione all'ordine pubblico, con critiche piovutegli addosso anche oer quanto fatto dalle forze dell'ordine a per rimuovere il sit in davanti al porto di Trieste. Nella sua informativa urgente sugli scontri avvenuti a Roma in occasione della manifestazione contro il green pass, con l'assalto alla sede della Cgil, la titolare del Viminale ha riferito anche sui disordini a Trieste conseguenti allo sciopero non autorizzato dei portuali. "La decisione di procedere allo sgombero del varco 4 del porto di Trieste - ha ricostruito il ministro - era stato deciso domenica pomeriggio nel corso di un comitato straordinario per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato dal prefetto dopo che il presidio, nonostante la palese illegittimità dello sciopero  aveva impedito lo scarico e carico merci a 700 mezzi pesanti".

Tornando ai fatti di Roma, la ministra ha detto di aver chiesto nell'immediatezza dei fatti "al capo della polizia una dettagliata ricostruzione delle evidenti delle criticità che, occorre riconoscerlo, hanno contrassegnato la gestione dell'ordine pubblico di quelle ore. È palese che non si sia riusciti a contenere tutti i propositi criminali da cui era mossa la parte violenta dei manifestanti, specie quella istigata da elementi più politicizzati. Il deficit di sicurezza determinato dalla situazione che ha superato ogni ragionevole previsione non deve più ripetersi". Quanto alla presenza in piazza e al ruolo svolto dal leader di Forza Nuova di Roma di Giuliano Castellino, Lamorgese ha risposto così: " Va chiarito che il regime di sorveglianxa speciale a cui Castellino è sottoposto, consente di poter partecipare a manifestazioni. E con Castellino la polizia ha interloquito con lo scopo di guadagnare tempo per riorganizzare gli assetti delle forze di polizia".

"È colpa tua", " Vergogna" le hanno gridato dai banchi della destra, interrompendo più volte il suo intervento. A Montecitorio, per il suo nuovo debutto da parlamentare dopo l'elezione alle suppletive di Siena, c'era anche il segretario Pd  Enrico Letta.