Quirinale, dalle 11 la quarta votazione: manca ancora un'intesa, sarà ancora fumata nera

Alle 11 la quarta votazione per l'elezione del Presidente della Repubblica che con il quorum che scende: per eleggere il Capo dello Stato sarà sufficiente la maggioranza assoluta, ovvero 505 voti. In mattinata prima dellachiama, è stato un susseguirsi di incontri e riunioni: tra i leader degli schieramenti e dei grandi elettori dei diversi partiti. Manca ancora un'intesa e pertanto si annuncia una nuova fumata nera.

Il centrodestra ha annunciato l'astensione, "per consentire ai grandi elettori di tutti i gruppi di superare veti e contrapposizioni e convergere per dare all'Italia un nuovo presidente della Repubblica."L'astensione nel voto odierno - spiega una nota - significa che i grandi elettori del centrodestra risponderanno alla chiama, si avvicineranno alla presidenza e diranno ai segretari astenuto senza ritirare la scheda. Dopo aver annunciato l'astensione i grandi elettori usciranno dall'Aula senza passare dalla cabine". In mattinata il leader della Lega  Salvini  aveva detto: "Prima si fa meglio è. Non capisco come a sinistra non vada bene nessuno, noi facciamo proposte di livello. Da sinistra nessuna proposta pubblica. Io continuo a lavorare a una proposta di centrodestra". Alla domanda se fosse disposto a votare Casini, ha poi risposto: "E' una proposta della sinistra, è stato eletto con il Pd".

M5s, Pd e Leu oggi voteranno da parte loro scheda bianca."Vorrei chiarire che noi abbiamo fatto delle proposte ufficialmente - ha detto il leader M5S Giuseppe Conte arrivando a Montecitorio - e aperto un confronto perché nessuna coalizione può pensare di eleggere un presidente di parte, che non rappresenti tutti".

"Credo che non si si chiuderà oggi, credo si chiuderà domani - la previsione di Matteo Renzi - Credo che il centrodestra lascerà passare ancora un giro, e poi domani andranno a più miti consigli".