Covid, il Lazio lascia il giallo per andare verso il rosso. Oggi la decisione

I tassi di occupazione dei posti letto sono entro la soglia di allerta, ma l’indice Rt è salito a 1.3, il che potrebbe voler dire zona rossa. A Roma e nel Lazio peggiorano i dati del contagio e questo nelle prossime ore potrebbe portare al passaggio all’arancione rinforzato, se non al rosso e quindi alla chiusura delle scuole da lunedì e la serrata di bar e ristoranti anche nelle ore diurne.

Che la situazione sia in "netto peggioramento" lo segnala in particolare l'Unità di Crisi della Regione Lazio: "I dati del contagio sono in aumento e raggiungono i livelli di due mesi fa, con un trend di crescita rispetto alle due settimane precedenti. Lo scenario è previsto in netto peggioramento, bisogna mantenere altissimo il livello di guardia. Non è possibile concedersi nessuna distrazione, il virus con le sue varianti sta riprendendo vigore; la priorità è quella di interrompere ora la catena di trasmissione".

Oggi la decisione, per il Lazio e per il resto del paese. Mario Draghi illustrerà il nuovo decreto che conterrà alcune novità importanti suggerite nei giorni scorsi dal comitato tecnico scientifico: il criterio dei 250 contagi a settimana ogni centomila abitanti che porterà automaticamente in zona rossa le regioni che dovessero superare il parametro; il divieto di visitare parenti e amici anche nel limite di due persone alla volta con i minori di 14 anni, ovvero la deroga che caratterizzava il decreto Natale del governo Conte.
Ancora in discussione in queste ore la super zona rossa in tutta Italia a Pasqua e a Pasquetta: il governo è ancora incerto sul momento in cui dovrà partire la stretta, ovvero se dal venerdì santo o dal sabato, mentre l'alternanza tra zone dovrebbe comunque finire lunedì 5 aprile.