Voghera: resta ai domiciliari l'assessore omicida.Un testimone: ha preso la mira ed ha sparato

Il gip di Pavia ha convalidato l'arresto dell'assessore alla Sicurezza del Comune di Voghera, Massimo Adriatici confermando, per l'uomo politico, gli arresti domiciliari. Adriatici è accusato di eccesso colposo di legittima difesa per l'uccisione di Youns El Boussetaoui, avvenuta martedì sera con un colpo di pistola in piazza. Secondo le dichiarazioni di un teste, l’assessore, ribattezzato a Voghera lo "sceriffo" per i suoi modi di intendere il ruolo di assessore alla sicurezza sceriffo, avrebbe "preso la mira e poi sparato".

Il testimone, anch'egli di nazionalità marocchina come la vittima, è stato per ora ascoltato solo dagli avvocati della famiglia di Youns el Boussettaoui, ma di certo le sue dichiarazioni saranno fondamentali per lo sviluppo dell'inchiesta e che potrebbero aggravare ulteriormente la posizione dell'assessore Adriatici. Dal filmato delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona in cui è avvenuto il fatto non si vedono i momenti in cui l'italiano impugna la pistola e in cui spara, mentre la testimonianza riporta la scena finita fuori dall'inquadratura al centro della vicenda.

Sul luogo dell'omicidio si terrà nel pomeriggio una manifestazione anti-razzista. Alla vigilia la sindaca di Voghera, Paola Garlaschelli, alla guida di una giunta di centrodestra con un video su Facebook, ha manifestato la sua preoccupazione per eventuali tensioni che potrebbero esserci a seguito della manifestazione.

Matteo salvini, leader della Lega, il partito dell'assessore arrestato, commentando i fatti di Voghera è tornato a prendersela con la vittima: "se quel signore che purtroppo è morto fosse stato espulso dopo i reati che aveva commesso, oggi piangeremmo una vittima di meno".