"Sta aumentando la distanza tra il palazzo della politica e il Paese. Noi invece diamo voce al disagio sociale che c'è nel Paese. Abbiamo bisogno di prendere la parola e farebbe bene chi è in Parlamento ad ascoltarci". Così il segretario della Cgil Maurizio Landini nel suo discorso dal palco di piazza del Popolo a Roma, dove si è svolta la manifestazione nazionale promossa da Cgil e Uil in occasione dello sciopero generale promosso dalle due confederazioni, ma non dalla Cisl. "Insieme per la giustizia" lo slogan della giornata, che campeggiava sul palco di Roma, dove oltre a Landini ha preso la parola anche il leader Uil Bombardieri che ha chiesto al governo "di fare scelte diverse. Il Paese ha bisogno di risposte, che finora non sono sufficienti".
Fisco, pensioni, politiche industriali, contrasto alle delocalizzazioni e alla precarietà, sanità, non autosufficienza e scuola, i punti critici della manovra economica del governo contro la quale Cgil e Uil hanno promosso lo sciopero.Una manovra giudicata dalle due confederazioni inadeguata e che "non ridistribuisce ricchezza, non riduce le disuguaglianze e non genera uno sviluppo equilibrato e strutturale e un'occupazione stabile". Per i due sindacati la giornata di oggi è "l'avvio di una mobilitazione, perché - ha sottolineato Landini - pensiamo che il Paese vada cambiato, con una riforma fiscale e delle pensioni degna di questo nome e cancellando la precarietà. Se non si fanno le cose che stiamo chiedendo, noi scioperiamo e torniamo in piazza".
Oltre Roma, altre quattro le iniziative di piazza svoltesi stamani: a Milano, Bari, Cagliari e Palermo.