Lazio: la Regione vara il piano rifiuti

Autosufficienza di Roma nella gestione dei rifiuti con impianti per il trattamento e lo smaltimento ed anche una discarica di servizio. Lo prevede il Piano rifiuti 2019-2025 approvato dalla giunta regionale del Lazio guidata da Nicola Zingaretti. Un oiano contro il qaule si è immediatamente scagliata la sindaca di Roma Virginia Raggi che su twitter ha commentato: “abbiamo aspettato la Regione Lazio 7 anni per il piano rifiuti e ora propongono una nuova discarica a Roma, una nuova Malagrotta”. La discarica di servizo prevista nel piano è il principale oggetto di contesa tra le due Istituzioni, Regione e comune di Roma. Il piano regionale prevede una raccolta differenziata al 70% nel Lazio entro il 2025, grazie anche ad investimenti regionali per sostenere Comuni e aziende pubbliche nella realizzazione di impianti per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti« con l'obiettivo di “superare l’approccio dell’economia lineare in cui la produzione genera rifiuti che vanno trattati e smaltiti, per passare invece a un’economia circolare che punta alla riduzione dei rifiuti e ad un recupero di materia. A tali scopi prevista
la dismissione del termovalorizzatore di Colleferro al cui posto dovrà sorgere un nuovo presidio industriale, in cui sarà possibile eseguire processi di lavorazione senza alcuna combustione per estrarre materie dai rifiuti in uscita dai Tmb. Il nuovo complesso vedrà la luce nel 2021. Quanto alla possibilità di veder realizzati nuovi termovalorizzatori, la posizione della Regione è attendista: “Dipende da quello che succede - ha detto Zingaretti - il Lazio deve arrivare al 70% di differenziata, dobbiamo arrivare alla riduzione dei rifiuti prodotti, se la sfida sarà raccolta dai sindaci, lo vedremo tra due-tre anni. Penso che nessun sindaco si auguri di arrivare a un inceneritore”.
Per la realizzazione di nuovi impianti la Regione stanzierà circa 6 milioni di euro, che verranno messi a disposizione di Comuni e aziende pubbliche del settore, attraverso un bando pubblico, per la realizzazione di impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti che per Roma in particolare significa anche una discarica di servizio. E se l'amministrazione capitolina contraria a nuove discariche dovesse sottrarsi? Su questo l'assessore regionale competente, Valeriani è lapidario: “O gli impianti necessari vengono realizzati dai soggetti pubblici, oppure nelle aree compatibili individuate dalle Province, le cosiddette aree bianche, essi potranno essere realizzati dai privati”.