Roma: alla Columbus da lunedì nuovi posti di terapia intensiva

A Roma da lunedì 16 marzo muovi posti di terapia intensiva per fare fronte all’emegenza Covid-19. I contagi,in città e nella regione, crescono a ritmo ad ora contenuto, ma la Capitale non vuole farsi trovare impreparata e per questo si è lavorato nei giorni scorsi a ritmo serrato per rendere operativo il Columbus Hospital, la struttura ospedaliera nata dalla partnership della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS con l’Eni. La struttura, annunciata lo scorso 6 marzo alla Regione Lazio, è diventata realtà in tempi record. Saranno subito operativi 21 posti letto di Terapia intensiva e 28 posti letto singoli dedicati alle degenze ordinarie.

Columbus andrà a supportare l’hub Regionale Ospedale Spallanzani nel fronteggiare l’emergenza sanitaria in atto. Dopo una decina di giorni dalla sua apertura, l’ospedale potrà contare su una dotazione complessiva di 74 posti letto singoli e 59 posti letto di terapia intensiva. E’ un ospedale dotato delle migliori tecnologie sanitarie, nel quale sarà impiegato personale medico e infermieristico del Policlinico Gemelli: 20 medici, 65 infermieri e 22 operatori socio sanitari saranno dedicati ai posti letto delle degenze ordinarie; in terapia intensiva lavoreranno 48 anestesisti/rianimatori e 180 infermieri. 12 infermieri e 6 operatori socio sanitari saranno dedicati all’accoglienza e all’accettazione dei degenti provenienti dal Pronto soccorso del nosocomio.

L'assessorato alla Sanità della Regione ha accolto con moderata soddisfazione gli ultimi dati che sembrano indicare un rallentamento dei contagi, ma la guardia resta alta e si pensa per questo ad un terzo polo capace di fare fronte a nuovi scenari di emergenza. Tra le ipotesi c'è quella dell'Eastman, l'ospedale odontoiatrico legato al Policlinico. Ristrutturato di recente, potrebbe ospitare letti di malattie infettive.