Si è antifascisti per garantire democrazia e libertà. Decine di migliaia in piazza San Giovanni a Roma per dire "Mai più fascismi"

"Essere antifascisti lo si è per garantire la democrazia di tutti e i principi della nostra Costituzione". Così Maurizio Landini nel suo discorso dal palco di piazza San Giovanni a Roma, in occasione della manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil, "Mai più fascismi". Una risposta unitaria dei sindacati confederali, ai quali si sono uniti anche i partiti del centrosinistra, ad una settimana dall'assalto squadrista nella sede della Cgil, che ha visto la partecipazione di decine di migliaia di persone provenienti da tutt'Italia con treni e pullman speciali. "Questa piazza - ha detto ancora il leader Cgil- rappresenta tutta l'Italia che vuole cambiare questo paese che vuole chiudere la storia di violenza politica che colpisce tutta la società". Ed ancora: “E’ necessario costruire una rete antifascista e democratica che sia continentale. La democrazia non si esporta con le guerre, ma con il lavoro e i diritti. Ci hanno attaccato proprio per il ruolo che i lavoratori sono stati in grado di svolgere sempre nella storia”.

Pierpaolo Bombardieri, leader Uil ha sottolineato la forza della piazza nel "riaffermare i valori della democrazia, della partecipazione e del rifiuto della violenza". Sulle questioni legate alle proteste di questi giorni dei movimenti no-pass, Bombardieri ha chiesto si "rendere obbligatorio l'obbligo vaccinale. E' grave - ha aggiunto - che il governo e il Parlamento non l'abbiamo ancora fatto per mera convenzienza politica e per nascondere contraddizioni all'interno della maggioranza. E' grave che per non affrontare queste contraddizioni si siano scaricati conflitti e divisioni sul mondo del lavoro". Gli ha fatto eco Il Segretario generale Cisl Luigi Sbarra: "Così si rischia di trasformare i luoghi di lavoro in trincee".  Nel suo intervento Sbarra è tornato a chiedere lo scioglimento delle organizzazioni neofasciste chiedendo all'arco costituzionale di essere "unito in questa determinazione".

In piazza anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il segretario del Pd, Enrico Letta e il candidato sindaco per il centrosinistra, Roberto Gualtieri. Ma anche il leader dei 5S Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.