"Non fu un'esecuzione ma una carneficina". Così stamani il presidente di Anpi Milano, Roberto Cenati , ha ricordato l'eccidio del 10 agosto 1944, quando 15 partigiani furono fucilati in piazzale Loreto dai fascisti della legione Ettore Muti per ordine del comando nazista. "Un eccidio che Milano non ha mai dimenticato", ha sottolineato Cenati, che come ogni anno la città ha ricordato con una cerimonia davanti al monumento a loro dedicato.
Una vicenda lontana nel tempo, ma che ci ricorda, ha detto il presidente di Anpi Milano, l'importanza e la necesità di contrastare il "riemergere di nazionalismi e movimenti neo fascisti" così come la "preoccupante deriva anti xenofoba e antisemita. Da anni chiediamo che le organizzazioni che si richiamo al fascismo vengano sciolte, perché le leggi ci sono ma serve la volontà di applicarle". In rappresentanza della città di Milano era presente la vice sindaca, Anna Scavuzzo: "Chi serve il paese - ha detto -lo deve fare nello spirito costituzionale e noi oggi diamo un segnale di continua vigilanza sui valori della Costituzione".