A Bruxelles al via il vertice dei leader Ue. Preceduto dai prevertici dei grandi partiti europei, con il debutto di Elly Schlein tra i leader dei socialisti europei, il Consiglio europeo ha in agenda temi economici e la guerra in Ucraina. con la presenza in videocollegamento del presidente Volodymyr Zelenskyy. Di Ucraina e "delle principali questioni geopolitiche", i Consiglio discuterà in un pranzo di lavoro anche con il segretario generale delle Nazioni Unite.
Oltre all'Ucraina, i leader discuteranno della "competitività a lungo termine dell'Ue e dell'ulteriore approfondimento del mercato unico", come spiegato dal presidente Charles Michel, per il quale occorre "rafforzare la nostra Unione dei mercati dei capitali", per "stimolare gli investimenti per rafforzare la nostra base tecnologica e realizzare le nostre transizioni verde e digitale". Per quanto riguarda l'energia, la priorità è quella di garantire la sicurezza dell'approvvigionamento a prezzi accessibili. I leader discuteranno i modi per raggiungere l'obiettivo. Nella bozza delle conclusioni, si invitano la Commissione e gli Stati membri a prepararsi a predisporre piani di emergenza in vista della nuova stagione di riempimento delle scorte di gas, che vedrà molto ridimensionato il peso del gas russo.
Solo marginalmente si discuterà di immigrazione, tema che l'Italia avrebbe voluto al centro dell'agenda cdi lavori. Arrivando al vertice, la presidente del consiglio Meloni si è comunque detta soddisfatta di quanto scritto in proposito nella bozza di conclusioni.
Sugli altri temi ecco in sintesi quanto detto da Giorgia Meloni: "credo che la sfida debba essere una governance più attenta alla crescita e non solo alla stabilità. Ci sono dei passi in avanti ma su questo bisogna lavorare";"Io credo che la sfida debba essere una governance più attenta alla crescita e non solo alla stabilità. Ci sono dei passi in avanti ma su questo bisogna lavorare molto"; a proposito dello stop alle auto a benzina e diesel dal 2035 si è così espressa: "fermi restando gli obiettivi della transizione, che condividiamo, noi non riteniamo che l'Unione debba occuparsi anche di stabilire quali siano le tecnologie con le quali arrivare a quegli obiettivi". Ed infine: "le posizioni della Lega sull'Ucraina non mi preoccupano. Ho detto come la penso: non c'è nell'attuale contesto misura più efficace di garantire un equilibrio tra le forze in campo”.