No alla revoca dell'immunità: Ilaria Salis salvata, per un voto, dall'Eurocamera di Strasburgo. La rabbia dell'Ungheria e della destra europea

Salva per un voto. L'assemblea plenaria dell'Europarlamento ha confermato l'immunità per Ilaria Salis. Per un solo voto, a scrutinio segreto, l'Eurocamera di Strasburgo ha respinto la richiesta di revoca dell’immunità alla parlamentare di Avs, chiesta dal governo ungherese di Viktor Orban. Confermato quindi il no alla revoca espresso il 23 settembre scorso dalla commissione affari giuridici.
"Questo voto è una vittoria per la democrazia, lo stato di diritto e l'antifascismo. Questa decisione dimostra che la resistenza funziona. Dimostra che quando rappresentanti eletti, attivisti e cittadini difendono insieme i valori democratici, le forze autoritarie possono essere affrontate e sconfitte". ha scritto in nota l'eurodeputata, che al verdetto è stata calorosamente abbracciata dai suoi colleghi.

Tra le prime reazioni, quelle dei leader di avs Bonelli e Fratoianni:  "Una bella giornata per chi crede nello Stato di diritto. Grazie a tutti i parlamentari europei che con il loro voto hanno confermato che il regime di Orban con le sue prevaricazioni non è degno delle democrazie europee. Ora Salvini e i suoi amici fascisti di tutta Europa si diano una calmata".

La reazione della destra italiana non va però nella direzione aspicata da Bonelli e Fratoianni. "Vergogna", scrive il  vicesegretario della Lega Vannacci che accusa anche " qualcuno che si dice di centrodestra, che ha votato per salvare la signora Salis dal processo". Per il capogruppo di Ecr, Nicola Procaccini, dei fratelli d'Italia, "Il voto di oggi dimostra che per la sinistra italiana e europea la violenza politica non va perseguita".