Lo shutdown, iniziato il primo ottobre, ha lasciato negli Stati Uniti più di un milione di dipendenti federali senza stipendio, sospendendo sussidi e servizi pubblici e causando pesanti disagi nel traffico aereo. L'accordo promosso al Senato dai repubblicani e sostenuto da otto democratici per finanziare temporaneamente il governo federale, ha spostato lo scontro alla Camera dei Rappresentanti, dove la discussione al via oggi si annuncia tutt'altro che scontata. Il compromesso sottoscritto da otto Democratici centristi del Senato durante il fine settimana con i Repubblicani per portare avanti il pacchetto, non ha previsto alcuna garanzia, richiesta dai Partito Democratico di garantire un'estensione dei sussidi potenziati dell'Affordable Care Act, che aiutano milioni di americani ad avere accesso all'assicurazione sanitaria. Al tempo stesso molti repubblicani si oppongono ai meccanismi previsti dal compromesso. Il pacchetto approvato dal Senato finanzierà infatti il governo fino al 30 gennaio e alcune agenzie chiave per il resto dell'anno fiscale 2026. Ciò significa che, se il governo dovesse chiudere nuovamente nei prossimi mesi, l'assistenza alimentare federale fondamentale, nota come SNAP, continuerebbe a essere finanziata. Il Presidente della Camera Mike Johnson deve convincere la maggioranza repubblicana, a dire si, ma per riuscirci avrà probabilmente bisogno dell'aiuto del presidente Trump, che ha già espresso parere favorevole verso il compromesso raggiunto e che attende ora solo che il disegno di legge arrivi sulla sua scrivania per la firma.
