La situazione a Pokrovsk è "molto difficile". Il presidente ucraino Voldymyr Zelensky ammette in un'intervista a Bloomberg tv le difficoltà che stanno incontrando le truppe ucraine nella difesa delle posizioni nell'area strategica del Donetsk. Per Zeelensky la decisione di ritirare le truppe spetta ai comandanti militari sul campo. "Sosterrò i nostri soldati, soprattutto i comandanti lì, nei loro sforzi per controllare la situazione. Altrimenti, è troppo costoso per noi: la cosa più importante per noi sono i nostri soldati. Nessuno - afferma il leader ucraino - li costringe a morire per il bene delle rovine". Per Zelensky, l'impegno che i russi stanno mettendo per conquistare Pokrovsk è volto a "convincere Trump che l'Ucraina deve ritirarsi dall'intero Donbass orientale, che comprende le regioni di Donetsk e Luhansk, per porre fine alla guerra". Allo stesso tempo, Zelensky ha affermato che l'Ucraina non abbandonerà la difesa dei suoi territori orientali: "non possiamo abbandonare l'Ucraina orientale. La gente non lo capirebbe e, cosa più importante, nessuno può garantire che se conquistano questa o quella città, non avanzeranno ulteriormente. Non esiste un singolo deterrente".
Zelensky ammette: a Pokrovsk situazione "molto difficile". La decisione di ritirarsi spetta ai comandanti militari sul campo
