Un'altra notte di massicci attacchi aerei russi sull'Ucraina. A Kyiv danneggiati 30 edifici residenziali. Colpita anche l'ambasciata dell'Azerbaigian

E' stata, quella trascorsa, un'altra notte di massicci raid missilistici e di droni russi sull'Ucraina e sulla capitale Kyiv. Raid "ben calcolati" li ha definiti Zelensky, che hanno causato la morte di almeno quattro persone. L'obiettivo di Mosca ha detto il presidente ucraino, "era di causare la massima sofferenza alla popolazione". Zelensky ha riferito del lancio di "430 droni e 18 missili". Secondo le autorità di polizia, 30 edifici residenziali sono stati danneggiati a Kyiv. Anche l'ambasciata dell'Azerbaigian è stata colpita dai pezzi di un missile Iskander. Allarmi antiaerei hanno interessato l'intero Paese. "Il mondo deve agire", scrive su X la premier ucraina, Yulia Svyrydenko. "L'Ucraina - scrive- ha bisogno di difese aeree e passi decisivi per aumentare la pressione sull'aggressore e deve procedere senza rinvii la tanto attesa decisione sugli asset russi congelati. E' una necessità strategica".
 
Sul fronte opposto, la Russia afferma di aver intercettato nella notte più di 200 droni ucraini dei quali circa un terzo nella regione meridionale di Krasnodar. A Novorossijsk, ha riferito il ministero dela difesa di Mosca, "una raffineria di petrolio è stata danneggiata a causa dell'attacco con droni". La raffineria è parte del terminal petrolifero di Sheskharis, uno dei più grandi in Russia.