Gli esperti al governo: misure più stringenti per contrastare l’aumento dei contagi

Servono misure più stringenti per far fronte al progressivo aumento dei contagi. E' quanto stanno chiedendo alcuni esperti del Comitato Tecnico Scientifico al governo, alla luce dell’aumento dei contagi in Italia. Vengono sollecitati provvedimenti più restrittivi in tempi rapidi che superino l'attuale Dpcm, anche in vista del week end. Tra le ipotesi, quella di un “coprifuoco” e la didattica a distanza almeno per le scuole superiori.
Walter Ricciardi, consigliere del ministro della salute per l'emergenza Covid, sollecita “chiusure mirate nelle regioni con altissima circolazione del Sars-Cov2 finalizzate a consentire lo svolgimento delle attività scolastiche e produttive”. Le chiusure, nelle zone dove l'indice di contagio è superiore a 1, dovranno riguardare punti di aggregazione come circoli, palestre, ed esercizi commerciali non essenziali. Mentre lo smart working dovrebbe diventare la forma ordinaria di lavoro in tutto il Paese. ”Punto cruciale è la sicurezza nei mezzi di trasporto pubblico e il loro rafforzamento ", ha detto Ricciardi, secondo il quale “le asl non sono più in grado di tracciare i contagi, quindi la strategia di contenimento del virus non sta funzionando”
Ad auspicare nuove urgenti misure sono anche pezzi del governo: "Ho chiesto ieri al presidente Conte una riunione appena sarà rientrato da Bruxelles per decidere senza indugio nuove misure nazionali per contenere il contagio, ovviamente d'intesa con le Regioni", ha detto il capo delegazione Pd al governo Dario Franceschini.
L'epidemia in Italia è in una fase acuta: in 16 Regioni e 2 province autonome l'indice Rt supera 1. Sono 4.913 i focolai attivi, 1.749 quelli nuovi. Aumentano i probabili focolai in ambito scolastico, anche se la trasmissione intra-scolastica rimane complessivamente limitata. Dieci regioni, infine, hanno un rischio alto per la tenuta delle terapie intensive, essendo vicine a superare la soglia limite del 30% posti a malati Covid.