Pil Unione Europea: per il FMI ci vorranno due anni per colmare il baratro del 2020

Nel 2020 il prodotto interno lordo dell'Unione Europea calerà del 9,3%. Lo stima il Fondo monetario internazionale (Fmi), che per l’anno prossimo prevede un recupero di poco più della metà, il 5,7% . Per tornare ai livelli del 2019 bisognerà attendere il 2022. Ma la ripresa, ha detto Poul Thomsen del dipartimento Europa dell'Fmi, non sarà omogenea per tutti i paesi dell’Unione: “per diversi paesi la strada della ripresa sarà più difficile che in altri e molto dipende dalle condizioni in cui sono scivolati nella crisi del coronavirus. Senza citarli direttamente Thomsen parla dei paesi europei con elevato debito e tra questi quindi l’Italia in testa, che saranno quelli che faranno le spese dell'impatto sociale degli effetti del coronavirus sull'economia.

Per l’esponente dell’ Fmi l'economia europea continua ad aver bisogno di aiuto: "il sostegno di bilancio- dice - resta vitale". Ma con il passare del tempo le risorse si ridurranno e pertanto, dice ancora "è il momento di guardare avanti e rivalutare come meglio usare il limitato spazio di bilancio". Ed ancora: “per far fronte al coronavirus e ai suoi effetti sull'economia in Europa c'è bisogno di una azione comune dell'Unione Europea, con fondi concentrati sui paesi più colpiti o quelli con spazio di bilancio così da avere risultati migliori per il mercato unico”. Thomsen afferma inoltre la necessità di continare ad avere una politica monetaria in Europa "altamente accomodante", con tassi "straordinariamente bassi e acquisti di asset che guardino implicitamente agli spread" .