Fotovoltaico: dal NUS di Singapore importanti novità sulle celle in perovskite

Le celle fotovoltaiche in perovskite, minerale presente nelle celle capace di creare pannelli anche trasparenti e una diminuzione dei costi di produzione, hanno finalmente raggiunto la fase commerciale. Ora si lavora per incrementarne le prestazioni. L’ultimo importante risultato in tale direzione  arriva da un gruppo di scienziati della Università Nazionale di Singapore (NUS), che ha impiegato un nuovo materiale di interfaccia per realizzare una cella solare in perovskite da record. L’unità possiede un’area attiva di 1 cm2 ed è capace di convertire il 24,35% di luce incidente in elettricità.

Fino ad oggi la migliore cella in perovskite da 1 cm2 – la dimensione standard impiegata per il benchmarking – vantava un’efficienza del 23,7%. “Questo lavoro rappresenta il primo esempio di cella in perovskite a struttura invertita che supera le celle fotovoltaiche in perovskite ad architettura standard”, ha spiega il Professor Hou Yi, a capo del gruppo di ricerca, che annuncia anche ricerche in corso per migliorare ulteriormente la stabilità del fotovoltaico in perovskite nei confronti dell’umidità. “Uno dei nostri prossimi obiettivi è fornire celle solari in perovskite con 25 anni di stabilità operativa“