"Il mio nome è Emilia del Valle". E' il titolo del nuovo libro di Isabel Allende, appena arrivato in libreria per Feltrinelli nella traduzione di Elena Liverani. E' la storia di una donna coraggiosa che, a fine Ottocento, sfida tutte le norme sociali per seguire la sua passione per la scrittura. Emilia, figlia di una donna irlandese, sta per prendere i voti quando conosce e viene sedotta da un aristocratico cileno. Rimane incinta e lui la abbandona. In un umile quartiere di immigrati a San Francisco cresce sua figlia con un uomo che si è innamorato di lei dal primo istante. A San Francisco Emilia lavora in un giornale e da lì riesce a farsi mandare dal suo editore in Cile dove è scoppiata la guerra civile...
E' un ritorno in Cile anche per l'autrice, 82enne nipote del presidente Salvador Allende ucciso nel golpe del 1973. Il Cile lo lasciò dopo il colpo di stato che portò al sanguinario regime militare del generale Pinochet, trovando riparo dapprima in Venezuela e poi negli Stati Uniti, dove oggi risiede insieme alla sua famiglia. E della nuova America di Trump ha parlato molto in occasione delle sue uscite pubbliche qui in Italia per le presentazioni del suo romanzo: "La democrazia in questo momento in America è minacciata - ha detto - è veramente in pericolo. I cittadini americani non sanno che cosa significhi vivere sotto un regime autoritario". Si è pronunciata anche su Gaza: "È orribile, non si vuole usare il termine genocidio, ma quello che sta accadendo somiglia moltissimo a un genocidio".
Parlare del suo libro, una storia di donne come quelle che hanno popolato tutti i suoi romanzi, ha sottolineato come alla fine del XIX secolo, il periodo in cui è ambientato il rmanzo, le donne avessero pochissime possibilità di scelta, "eppure quelle che hanno avuto il coraggio di sfidare il patriarcato, sono sempre riuscite a fare molto di più di quanto le circostanze le avrebbero consentito. Non potevano progredire ma hanno lottato per il diritto di voto, per avere una maggiore autonomia. Oggi - ha aggiunto - c'è un movimento femminista che cerca di ridare prestigio a quelle donne che sono state ignorate, ma i diritti vanno difesi perché si possono perdere in qualsiasi momento".