25 migranti salvati in mare dalla Ocean Viking, ma altri 60 non ce l'hanno fatta, morti di fame e sete dopo una settimana alla deriva

In 25 ce l'hanno fatta, salvati in mare in acque internazionali in zona Sar libica, quando tutto sembrava perduto, dai volontari della Ocean Viking. Ma per altri 60 non c'è stato nulla da fare: sono morti di ustioni, fame, sete su un gommone partito dalla Libia e rimasto alla deriva nel Mediterraneo per una settimana, "invisibile", nonostante le richieste di aiuto. A dare conto dell'ennesima tragedia nel Medirterraneo sono stati loro, i superstiti, nei drammatici racconti fatti ai volontari della nave di Sos Mediterranée. Due di loro sono stati evacuati d’urgenza in elicottero. Tutti gli altri, in condizioni condizioni psicofisiche drammatiche, hanno potuto raccontare il dramma di quei giorni alla deriva e di aver visto volare aerei ed elicotteri sul loro gommone e di non avere ricevuto soccorsi, nonostante le richieste d'aiuto e le evidenti difficili condizioni. Giorni lunghissimi, senza cibo né acqua e senza speranze, fino a quando non è apparsa la sagoma Ocean Viking, unica nave a intervenire in quel tratto di mare , dopo lo stop imposto dalle autorità italiane ad altre tre navi umanitarie, le Sea Watch 4 e 5 e la Humanity1, porte a fermo amministrativo in porti italiani.