Rocco Schiavone sta per tornare in tv. Un po' più stanco e malinconico, ma sempre iroinico e soprattutto fuori dalle regole. Il personaggio del ruvido vicequestore romano, protagonista dei libri (Sellerio) di Antonio Manzini 8 che firma anche la sceneggiatura), interpretato in Tv da Marco Giallini, torna su Rai 2 con 4 nuovi episodi a partire dal 5 aprile. Sempre ad Aosta, accompagnato dalla cagnolina Lupa, sigaretta in bocca, vestendo immancabilmente il suo loden, Schiavone vive nel grande rimpianto della moglie morta e porta con se un passato complicato: poco incline al rispetto delle regole, ad Aosta è stato trasferito per motivi disciplinari, ha amicizie nella mala romana e non disdegna di fumare erba. Un profilo che non è mai piaciuto ad alcuni esponenti di destra, che anche alla vigilia della messa in onda della quinta stagione, non hanno mancato di far sentire le loro critiche, soprattutto per la questione spinelli. Giallini non si scompone e repilica: "Certo, se accendo la tv di messaggi ce ne stanno svariati anche sbagliati. Nelle serie tv americane o su altre piattaforme, ormai fumano anche i bambini. Quando ero piccolo a Lando Buzzanca nella sigla di un programma non gli fecero dire "Mannaggia"..., quindi tra un mannaggia e una canna ne abbiamo fatti di passi. Non so che dire e non è per non prendere una posizione perchè se sto qua l'ho gia' presa".
Nei nuovi episodi, Schiavone continua a dialogare con il fantasma della moglie Marina, prima interpretata da Isabella Ragonese ed ora da Miriam Dalmazio. Nel primo episodio si presenta in veste di allenatore impegnato in una partita di beneficenza contro la squadra dei magistrati. Nel secondo si trova alle prese con il caso di un cadavere trovato sul Monte Bianco, alla frontiera franco-italiana. E qui si trova alle prese con una collega transalpina (Diane Fleri), che un po' gli assomiglia. Altri personaggi non ci sono più e con loro sembra svanire anche il proverbiale fiuto di Schiavone nelle indagini...
Nel cast, tra gli altri, ritroviamo Ernesto D'Argenio, Christian Ginepro, Masdsimo Reale, Lorenza Indovina, Valeria Solarino, Mirko Frezza, Lorenza Indovina, Massimo Olcese, Gino Nardella. La regia è di Simone Spada