La battaglia in Rai: Tg1 e Tg2 in onda nonostante lo sciopero dei giornalisti Usigrai

Giornalisti in sciopero oggi in Rai a difesa del servizio pubblico e contro la pressione e le ingerenze del governo e della sua maggioranza sull'azienda radiotelevisiva. Ma non tutti i giornalisti hanno aderito e così i tradizionali appuntamenti con Tg e Gr sono andati in onda regolarmente, seppur monchi di parte di servizi e collegamenti che in condizioni normali avrebbero arricchito le edizioni trasmesse. In onda in particolare le edizioni delle 13 del Tg2 e delle 13.30 del Tg , condotte rispettivamente da Stefania Zane e Sonia Sarno (nella foto).Hanno proposto servizi chiusi e firmati, collegamenti in diretta con le sedi estere, in particolare Gerusalemme, Parigi e Mosca, e con Palazzo Chigi e alcune notizie lette da studio con l'accompagnamento delle immagini. Più ridotta la durata, almeno una decina di minuti meno degli altri giorni, con i coda  la lettura dei comunicati del sindacato Usigrai e la replica dell'azienda. A rendere possibile la messa in onda dei notiziari, nonostante lo sciopero, l'impegno dei giornalisti associati al sindacato Unirai, nato negli scorsi mesi su imput della destra al governo e dei vertici aziendali, che alla maggioranza, al partito della Meloni in particolare, fanno riferimento. Un sindacato, definito da molti il "cavallo di Troia" della destra in Rai.

Dura la reazione Usigrai, componente maggioritaria dei giornalisti interni alla Rai: "Verificheremo se non ci sono state violazioni del diritto di sciopero", ha detto Daniele Macheda, segretario Usigrai che ha poi aggiunto: Verificheremo con i cdr quello che succede, non c'è nessuna preoccupazione. Sappiamo che è un tentativo che l'azienda stava facendo. L'importante è capire quanti colleghi hanno aderito allo sciopero. I dati di adesione non li conosco ancora". Per Macheda "il diritto di scioperare o non scioperare va tutelato per tutte e tutti", ma non è accettabile "tentare strumentalmente di boicottarlo". Per il segretario Usigrai , in ogni caso  non ci si può accontentare "di giornali monchi o sommari che non rispondono a criteri giornalistici". La richiesta dei giornalisti Usigrai è quella di una nuova legge che metta fuori i partiti dalla Rai: "forse - dice ancora Macheda - ci aiuterà il Media Freedom Act, regolamento europeo che dice chiaramente che i servizi pubblici non devono avere il controllo dei governi"