Il Presidente eletto Joe Biden non viene mai nominato, ma dopo molte settimane dal voto degli americani finalmente Donald Trump ha ammesso la sconfitta: “il Congresso ha certificato i risultati delle elezioni. Una nuova amministrazione sarà inaugurata il 20 gennaio. Il mio obiettivo ora è quello di assicurare una transizione dei poteri tranquilla e ordinata". L’ammissione è arrivata con un video postato su Twitter in cui, il giorno dopo l’assalto al Congresso da parte dei suoi sostenitori, si è rivolto agli americani condannando le violenze senza giustificazioni: "E' l'ora di raffreddare gli animi e di ripristinare la calma. Bisogna tornare alla normalità dell'America". E poi rivolgendosi ai rivoltosi che fino a ieri aveva incoraggiato e chiamato patrioti, ha detto: "Voi non rappresentate il nostro Paese. E coloro che hanno infranto la legge pagheranno". Poi rivolto ai suoi fan ha aggiunto: "So che siete delusi, ma voglio anche che sappiate che il nostro incredibile viaggio è solo all'inizio".
Parole che lasciano intendere la volontà di Trump di proseguire nella sua avventura politica alla quale in tanti vorrebbero, al contrario, mettere fine anzitempo. I leader democratici in Congresso, Nancy Pelosi e Chuck Schumer, hanno richiesto il ricorso al 25mo emendamento e quindi la destituzione immediata di Trump (ipotesi assai improbabile), pronti in caso contrario a un nuovo impeachment. In questo caso, visti i tempi, l’avvio di una procedura avrebbe solo valenza simbolica, considerato che il prossimo 20 gennaio avverrà l’insediamento di Biden e in ogni caso quest’ultimo non sembra affatto intenzionato a sostenere iniziative che innescherebbero una discussione divisiva, che non aiuterebbe certo a riunificare il Paese.