"Il meglio deve ancora venire", ha scandito Donald Trump durante il tradizionale discorso sull’Unione davanti al Congresso. Ma più che l’esaltazione dei risultati conseguiti dalla sua presidenza, da lui definiti “incredibili”, quello che è andato in scena davanti al Congresso e alla Nazione tutta è stata la grande spaccatura del paese, resa plastica, evidente da due gesti: il Presidente Trump che non stringe la mano alla speaker democratica Nancy Pelosi e lei che al termine del discorso straccia platealmente i fogli del dell’intervento appena pronunciato dal Presidente. E poi la diversa reazione dei presenti al discorso: da una parte i repubblicani in piedi ad applaudire, dall’altra i democratici impassibili seduti ai loro posti. "Il nostro Paese non è mai stato così forte", aveva appena finito di dire Trump in quella stessa aula dove è stato messo in stato di accusa dai democratici, consapevole che nelle prossime ore il Senato a maggioranza repubblicana lo assolverà, sollevandolo dal peso dell’impeachment nell’anno delle elezioni presidenziali. Andato di fatto a vuoto il tentativo di spallata attraverso l'impeachment, l’altra America guarda ora con speranza al voto di novembre e intanto si rispecchia negli sguardi, nei gesti e nelle parole di Nancy Pelosi, che a fine serata ha dichiarato: "L'ho strappata? E' stata la cosa più cortese, considerando quali potevano essere le alternative".
