Roma, Ponte Sant'Angelo: il flagello dei dimenticati nell'arte di Jago

Roma, Ponte di Castel Sant'Angelo: al centro della camminata una scultura in marmo a dimensioni naturali di un giovane profugo che dorme in strada. E' quanto hanno potuto ammirare questa mattina romani e turisti sul ponte che conduce ad uno dei luoghi simbolo della città a due passi da San Pietro. Si tratta dell'ultima opera di Jago al secolo Jacopo Cardillo, 35enne scultore  e street artist. L'opera si intitola "In Flagella Paratus Sum - Sono pronto al flagello".

La scultura, dopo un mese in mare e dopo essere stato messo al centro dello Stadio Olimpico, prosegue così il suo viaggio sul selciato del ponte. Il luogo non è casuale: il giovane rifugiato senza casa e in cerca di futuro è nel crocevia tra la Basilica di San Pietro e l'antica prigione di Castel Sant'Angelo.

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L'opera sarà venduta all'asta e il ricavato tutto verrà donato ad una associazione che aiuta i profughi. E ha una base d'asta di 1,250 milione di euro.

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