Difendiamo l'Unità nazionale: martedì 18, opposizioni in piazza a Roma. Anche oggi bagarre nelle aule parlamentari dopo l'aggressione di ieri alla Camera

Ancora polemiche e proteste oggi in Parlamento durante le seduta sul ddl Autonomia alla Camera e il premierato al Senato, dopo la bagarre e l'aggressione di ieri a Montecitorio ai danni deldeputato M5s Donno. Scambi di accuse oggi tra i parlamentari di maggioranza e opposizione, che fanno seguito ai calci e ai pugni volati ieri.

Alla Camera oggi le opposizioni si sono iscritte a parlare sul processo verbale contestando il fatto che riguardo a quanto avvenuto ieri si parli di disordini.  "Non sono stati disordini ma un'aggressione squadrista", ha detto Marco Pellegrini di M5S. "Dalla citazione della X Mas alle aggressioni il passo è stato breve e non si può dire che il deputato Donno ha aggredito Calderoli. Saranno le immagini a dire chi ha fatto un'aggressione ad un deputato inerme che era stato bloccato dai commessi". a scaldare gli animi anche le parole del vicesegretario leghista Andrea Crippa sul gesto della 'Decima', mimato ieri in Aula dal suo collega Domenico Furgiuele. Per Crippa quello non è un gesto grave, lo è semmai "cantare 'Bella ciao', perché il comunismo ha portato a milioni di morti". Benzina sul fuoco che ha portato i deputati di opposizione ad intonare "Bella ciao" per poi scandire in coro "Fuori i fascisti dal Parlamento".

L’Ufficio di presidenza di Montecitorio, guidato da Lorenzo Fontana, ha intanto visionato i filmati relativi all'aggressione di ieri. I membri dell’ufficio, insieme ai questori, ascolteranno Leonardo Donno, il deputato del Movimento 5 stelle che è stato aggredito, ed i parlamentari che sono stati coinvolti a vario titolo nei fatti di ieri, come i leghisti Igor Iezzi, Stefano Candiani e Domenico Furgiuele, gli esponenti di Fratelli d’Italia Federico Mollicone, Enzo Amich e Gerolamo Cangiano. Verranno ascoltati anche i deputati Pd Arturo Scotto, Andrea Gnassi, Claudio Michele Stefanazzi, Enzo Amendola e Nicola Stumpo.

In Senato seduta sospesa più volte: dapprima per l'assenza di molti senatori di maggioranza, poi per le reazioni dell'opposzione che ha sventolato il tricolore e protestato per l'episodio di ieri a Montecitorio. La protesta non resterà confinata alle aule parlamentari: Pd, M5S, Avs e +Europa saranno in piazza martedì 18 giugno a Roma, alle ore 17.30 in piazza Santissimi Apostoli, con lo slogan "Difendiamo l’unità nazionale". Elly Schlein promette una risposta "durissima contro riforme che scardinano l'impianto costituzionale del Paese. Non faremo passare questa aggressione come un fatto normale, quello che è successo non può passare sotto silenzio