L'azzardo di Macron: via libera alla riforma delle pensioni senza voto parlamentare

Il governo francese sulla riforma delle pensioni ha deciso di andare avanti senza aspettare il via libera del parlamento. L'esecutivo guidato da Elisabeth Borne ha scelto di ricorrere all'articolo 49 comma 3 della Costituzione, che consente all'esecutivo di far approvare il testo senza il voto del Parlamento. La controindicazione della scelta, sta nell'esporre l'esecutivo ad una probabile mozione di sfiducia che, alla luce della situazione attuale, potrebbe portare alla caduta del governo.

La riforma, approvata questa mattina dal Senato tra le proteste di chi si oppone, doveva essere votata nel pomeriggio dall'Assemblea Nazionale. Ma con questa decisione, presa per la mancanza di una maggioranza certa fra i deputati, il voto non avrà luogo e il testo diventa legge.

Durissimo verso Macron il commento del leader del partito socialista francese, Oliver Faure: "L'Eliseo non è un parco per accogliere i capricci del presidente". Da settimane il Paese è attraversato da azioni di protesta contro questa riforma,che prevede di innalzare l'età legale per il pensionamento completo da 62 a 64 anni.