Giornata mondiale contro il lavoro minorile: un fenomeno che riguarda anche l'Italia dove si stima siano 336mila i bambini coinvolti

Oggi, 12 giugno, si celebra la Giornata mondiale contro il lavoro minorile, istituita nel 2022 dall’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil). Secondo l'ultimo rapporto congiunto Unicef-Ilo, sono 160 milioni i bambini e gli adolescenti tra i 5 e i 17 anni costretti a lavorare nel mondo. E a rendere il dato anco più allarmante è il trend dell'incremento dei bambini al lavoro (+8,4 milioni negli ultimi 4 anni), che rappresenta un'inversione di tendenza rispetto all'andamento registrato tra il 2000 e il 2016. Molti di questi bambini, sono impegnati in lavori potenzialmente pericolosi per la salute e lo sviluppo psicofisico e morale. Non si tratta di un problema solo dei paesi in via di sviluppo: è una realtà che riguarda anche l’Occidente del mondo e la stessa Italia, dove, stima Save The Children, 336 mila minorenni tra i 7 e i 15 anni sono coinvolti nel lavoro minorile. Il fenomeno nel nostro Paese è ancora largamente diffuso, sebbene sia in gran parte sommerso e difficile da intercettare. In Italia tra i 14-15enni, 1 su 5 lavora e tra questi il 27,8%, circa 58mila ragazzi, svolge lavori dannosi. I settori più interessati dal fenomeno sono la ristorazione (25,9%), la vendita al dettaglio (16,2%), le attività in campagna (9,1%), in cantiere (7,8%), le attività di cura di familiari (7,3%), ma anche le nuove forme di lavoro online (5,7%) come la realizzazione di contenuti per social o videogiochi o il reselling di prodotti.