Dopo Zohran Mamdani a New York, Katie Wilson a Seattle. La candidata democratica è stata eletta sindaco della città dello stato di Washington al termine di un serrato confronto con il suo avversario, l'ormai ex sindaco Bruce Harrell, come Andrew Cuomo a New York sostenuto dall’establishment del partito democratico. Come Mamdani, Wilson, i dichiara socialista e si è presentata con un programma incentrato su trasporti pubblici e lotta al caro vita e che propone una maggiore tassazione per i più ricchi.
Harrell, un democratico centrista con una lunga esperienza nel consiglio comunale, era in testa nei primi risultati, ma il voto per corrispondenza, ha alla fine assegnato la vittoria a Wilson, dando una nuova spinta alla più radicale del partito democratico a livello nazionale. Harrell in un discorso e al Municipio di accettazione dell'esito del voto si è congratulato con Wilson ed ha raccontato di una telefonata definita "deliziosa" con la nuova sindaca e dicendosi poi "molto fiducioso riguardo al futuro di questo paese e di questa città".
Harrell era stato eletto sindaco nel 2021, e poteva vantare risultati importanti come il calo della criminalità, l'assunzione di più poliziotti, la rimozione di molti accampamenti di senzatetto dai parchi cittadini, che lasciavano presagire una sua facile rielezione. Ma la presenza in campo di Trump e la sua intenzione di tagliare i fondi federali e di inviare la Guardia nazionale nelle città democratiche, hanno spinto gli elettori progressisti di Seattle a scele più radicali, premiando Wilson che ha condotto una campagna molto simile a quella del candidato sindaco progressista Zohran Mamdani a New York. E dopo avere battuto Harrell di quasi 10 punti percentuali alle primarie di agosto, lo ha superato anche nel voto per la carica di sindaco.
Katie Wilson, 43 anni ha studiato in un college dell'Università di Oxford in Inghilterra, ma non si è laureata. Ha fondato la piccola organizzazione no-profit Transit Riders Union nel 2011 e ha guidato campagne per un trasporto pubblico migliore, salari minimi più alti, maggiori tutele per gli affittuari e alloggi più accessibili. Lei stessa risiede, in affitto, in un monolocale nel quartiere di Capitol Hill, circostanza che l'ha spinta più volte in campagna elettorale ad affermare che proprio questa sua condizione l'ha messa nella posizione di comprendere la crisi degli alloggi, poco accessibili per chi versa in condizioni economiche non floride.
