Era la seconda metà negli anni '70 e nella musica tutto cambiò: fece la sua irruente irruzione sulla scena il punk, Sex Pistols in testa, che in pochissimo tempo fece tabula rasa del passato, aprendo le porte ad uno dei periodi più brillanti della storia del rock, con l'avvento della New Wave e del Post Punk. In quel periodo muoveva i primi passi di una carriera brillante un giovane londinese, segnato all'anagrafe come Declan Patrick MacManus, conosciuto dal grande pubblico come Elvis Costello. Il grande songwriter compie oggi, 25 agosto, 70 anni, un passaggio importante per tracciare bilanci o in ogni caso per ripercorrere le tappe di lunga carriera mai banale, tale da renderlo assai poco etichettabile. Costello è stato infatti capace di muoversi, senza mai mostrare disagio, tra i generi, intrecciando collaborazioni con artisti tra i più diversi ( Burt Bacharach, Paul McCartney, Brian Eno, i Roots, Tony Bennett, Roy Orbison, Chet Baker...), capaci di indicare, però, che sin dai suoi esordi punk, era guidato da una grande passione per la musica, anche del passato, tanto che chi lo ha conosciuto già a 20 anni lo ha sempre descritto come una sorta di enciclopedia musicale. Suo padre, d'altronde, era un musicista jazz, suonava la tromba e sua mamma aveva un negozio di dischi. Ha attraversato il modo del music business, ma non ne ha mai fatto del tutto parte. Lui stesso ebbe a dire: "Il music business è roba per i discografici e i promoter. Il mio lavoro è fare musica". Oggi, a 70 anni, Elvis Costello continua a coltivare i suoi molteplici interessi, la musica innanzitutto, con la stessa passione e gli stessi convincimenti.