Si intitola “Everyday Life” il nuovo album dei Coldplay, l'ottavo lavoro da studio della band guidata da Chris Martin. E’ un viaggio attraverso le culture, dall’alba al tramonto, alla ricerca di punti d’incontro tra oriente e occidente. Sedici tracce che affrontano temi dedicati ai diritti umani, alle discriminazioni sociali o di religione e alla povertà, con tanti ospiti speciali. Nella prima parte del disco, la canzone “Church” contiene un estratto del brano “Jaga Ji Laganay” di Amjad Sabri, cantante pakistano, rappresentante della tradizione Sufi e ucciso in un attentato da estremisti Talebani in Pakistan. L'oriente dei Coldplay è anche quello di “Arabesque”, scritta assieme a Femi Kuti, musicista nigeriano e figlio di Fela Kuti, musicista, attivista per i diritti umani e a sua volta figlio di Funmilayo Ransime Kuti, una delle prime attiviste per i diritti delle donne. Nella seconda parte dell’album, quella del tramonto, c’è “Orphans”,il singolo che ha anticipato il disco al completo e che alla voce autori vede la partecipazione di Moses Martin, figlio tredicenne di Chris. La sorella di Moses, Apple Martin, ha invece partecipato ai cori. Nella scaletta dell'album ha trovato spazio anche un poema in arabo. L'opera in questione è “Bani Adams”, firmata da un poeta iraniano e il cui primo verso è stato anche letto da Obama in occasione del Capodanno persiano del 2009.
Per celebrare il ponte musicale creato tra cultura occidentale e orientale, proprio nel giorno dell'uscita del disco (22 novembre), i Coldplay tengono due concerti esclusivi ad Amman, in Giordania. Altro live suggestivo è quello che la band ha in programma per lunedì prossimo, a Londra, all'interno del Museo di Storia Naturale. Ma non ci sarà un tour. Il perché lo ha spiegato Chris Martin alla BBC: “la band vuole impiegare del tempo per determinare come un tour può essere green”.
Coldplay: nuovo album, con presentazione live in Giordania, ma nessun tour (video)
