Il codice a barre compie 50 anni. Una rivoluzione che ha cambiato il nostro modo di fare acquisti

Il codice a barre compie 50 anni. Era infatti il 3 aprile del 1973 quando, negli Stati Uniti, le più grandi aziende del settore del largo consumo decisero di introdurre un unico standard per l’identificazione dei prodotti. È lo standard che oggi conosciamo come GS1 e che è presente su più di un miliardo di prodotti da negozio e supermercato di 116 paesi. La storia del codice a 13 cifre inizia però, prima di quella data , con gli esperimenti di due giovani studenti di ingegneria americani, Norman Joseph Woodland e Bernard Silver, che ebbero l'idea nel 1948 e la riuscirono a brevettare nel 1952. Il codice a barre era un adattamento solo numerico e "allargamento" del codice Morse (le sequenze di punti e linee usati in telegrafia) che doveva essere letto otticamente. I primi prototipi non funzionavano ed erano inoltre molto costosi. Fu l'introduzione del laser e degli scanner con circuiti integrati a rendere questa tecnologia possibile e la creazione dei primi consorzi di aziende per creare lo standard unico.

La Bbc ha messo il codice a barre tra le “50 cose che hanno reso globale l’economia”, cioè che hanno cambiato per sempre il nostro modo di fare acquisti. La storia non si è però ancora conclusa: il mercato dei codici a barre si mostra infatti assai vivace ed altre novità, soprattutto a tutela dei consumatori, sono all'orizzonte.