Governo: passaggio cruciale al Senato. Per la fiducia Conte chiede aiuto ai "volenterosi"

Ieri 321 voti di fiducia alla Camera, oggi al Senato alla ricerca di una conferma. Il premier Conte affronta oggi la prova parlamentare più dura, quella d Palazzo Madama, dove stamani ha pronunciato il suo discorso che nella sostanza ha ricalcato l'intervento di ieri a Montecitorio. Il premier ha rivendicato quanto fatto dal governo e dalla maggioranza che lo ha sostenuto, soprattutto nell'affrontare la "sfida epocale" della pandemia. Conte è poi tornato a fare appllo ai "volenterosi" ai quali ha chiesto "un appoggio limpido, un appoggio trasparente, che si fondi sulla convinta adesione a un progetto politico. Certo i numeri sono importanti, oggi lo sono ancor di più. Questo è un passaggio fondamentale nella vita istituzionale del nostro Paese ed è ancora più importante la qualità del progetto politico".

Conte è ggi tornato anche sulla riforma della legge elettorale annunciata ieri di "impronta proporzionale":  "leggo -ha detto- delle interpretazioni, diciamo così maliziose. Negli anni passati abbiamo subito una frantumazione della rappresentanza. Sono emersi nuovi processi, anche in maniera dirompente, non possiamo fare una legge che costringa forze così diverse. Questo artificio contribuirebbe all'instabilità politica, non stabilirebbe il quadro". 

E' poi iniziato il dibattito al quale è presente anche la senatrice a vita Liliana Segre, salutata da un applauso al suo ingresso in aula. Lei voterà la fiducia, così come il senatore a vita Mario Monti intervenuto in apertura del dibattito, che si concluderà con un voto sulle comunicazioni del premier che consegnerà la fiducia al governo, anche se difficilmente verrà raggiunta la quota di 161 voti, ovvero della maggioranza assoluta dei senatori.