Sputnik V: la Russia polemica con l’Europa, ma con l’Italia rafforza la collaborazione

“L'Italia per noi è una priorità, è il Paese in Europa con cui abbiamo un dialogo più attivo per il sostegno alla registrazione dello Sputnik V”. Lo ha detto Vladimir Primak, direttore del RDIF, il fondo sovrano russo, nell'ambito della tavola rotonda “Evoluzione della pandemia, vaccino russo Sputnik V, sue caratteristiche e prospettive di utilizzo”. L’alto esponente russo
si è poi augurato che “l'Ema finisca presto le sue valutazioni sul vaccino Sputnik V, senza interferenze politiche e senza eccessiva burocrazia", dicendosi pronto a fornire lo Sputnik V all'Italia o organizzare in loco la sua produzione, “in piena trasparenza con le autorità italiane".
Alla tavola rotonda italo-russa è intervenuto anche Francesco Vaia, Direttore dello Spallanzani di Roma che ha ricordato che il suo istituto sta per firmare un memorandum d'intesa con il centro Gamaleya di Mosca, che ha sviluppato lo Sputnik V, per uno scambio di materiale biologico e di ricercatori. “Abbiamo trovato nei colleghi del Gamaleya una grande disponibilità alla collaborazione e alla trasparenza – ha detto Vaia- Sono molto orgoglioso, la scienza è neutra e deve essere lontana da interessi geopolitici”.