Una vita tra giornalismo e politica: addio a David Sassoli. Il cordoglio delle Istituzioni italiane ed europee

"La scomparsa inattesa e prematura di David Sassoli mi addolora profondamente. La sua morte apre un vuoto nelle file di coloro che hanno creduto e costruito un'Europa di pace al servizio dei cittadini e rappresenta un motivo di dolore profondo per il popolo italiano e per il popolo europeo". Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è fatto portavoce del dolore di tanti italiani ed europei per la prematura scomparsa di David Sassoli, presidente del Parlamento europeo deceduto nella notte per il sopraggiungere di una grave complicanza dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario. la notizia del suo ricovero già dal 24 dicembre scorso era stata diffusa soltanto ieri dal suo portavoce.

Il premier Mario Draghi lo ha ricordato come "Uomo delle istituzioni, profondo europeista, giornalista appassionato, Sassoli è stato simbolo di equilibrio, umanità, generosità". Con un post pubblicato sulla pagina Facebook di Sassoli i suoi collaboratori più stretti lo hanno ricoradto così: "Si può vivere e morire in tanti modi. David Sassoli ha combattuto e lavorato fino all'ultimo possibile istante, informandosi, partecipando attivamente alla causa del bene comune con curiosità e passione indomabili nonostante lo stato di salute sempre più precario, dopo la temporanea ripresa di qualche tempo fa". 

"Uno straordinario Presidente del Parlamento europeo e soprattutto un caro amico", lo ricorda in un tweet in italiano la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. "I miei pensieri - aggiunge- vanno alla sua famiglia. Riposa in pace, caro David". Lo ricorda su twitter anche Enrico Letta segretario del Pd, il partito di Sassoli: "Le parole che non avrei mai voluto pronunciare. Per un amico unico, persona di straordinaria generosità, appassionato europeista. Per un uomo di visione e principi, teorizzati e praticati. Che cercheremo di portare avanti. Sapendo che non saremo all'altezza".

Nato a Firenze il 30 maggio 1956, romano di adozione, Sassoli è stato per tanti anni volto familiare del TG1. Del Tg della rete ammiraglia della Rai, è stato anche vicedirettore durante la direzione di Gianni Riotta. Una vita la sua divisa fra il giornalismo e la politica. Nel 2009, decise di dedicarsi alla politica. Candidato come capolista del neonato Partito democratico nella circoscrizione Italia centrale, venne eletto la prima volta con oltre 400mila preferenze e forte di questo successo, divenne capo della delegazione del Pd al Parlamento europeo. Nel 2019 divenne l'elezione alla presidenza dell'Europarlamento.