Caso Ilaria Salis, il padre accusa: l'ambasciata italiana in Ungheria sapeva del duro trattamento in carcere riservato a mia figlia, ma ha taciuto

"Credo che l'Ambasciata italiana a Budapest conoscesse il trattamento che stava subendo nostra figlia". Così in un'intervista televisiva il padre di Ilaria Salis dopo le polemiche seguite alle immagini della militante antifascista detenuta in Ungheria, in udienza ieri in Tribunale incatenata mani e piedi. "Credo - ha detto ancora il padre di Ilaria - che l'Ambasciata italiana abbia partecipato ad almeno quattro udienze in cui mia figlia è stata portata in queste condizioni davanti al giudice. Noi fino al 12 ottobre, quando mia figlia ha scritto una lettera, non avevamo evidenza del trattamento che stava subendo nostra figlia. Gli unici che lo sapevano e non hanno detto nulla sono le persone dell'Ambasciata italiana in Ungheria". 

Quelle immagini hanno suscitato la reazione indignata del ministro degli esteri Tajani: "siamo di fronte a una violazione delle norme comunitarie. Condurre in quella maniera un detenuto è fuori luogo e non in sintonia con la nostra civiltà giuridica". Il ministro della Giustizia, ha sottolineato Tajani, "sta seguendo il caso giorno per giorno. Il governo italiano sta facendo di tutto perché le regole siano rispettate, indipendentemente dalle vicende in cui è coinvolta". E stamani, sollecitato dal ministro Tajani, il segretario generale della Farnesina, Ambasciatore Riccardo Guariglia, ha convocato  al Ministero degli Esteri l'incaricato d'Affari della Repubblica di Ungheria. Guariglia ha ribadito nell'occasione "la protesta del Governo italiano per le condizioni" in cui Ilaria Salis è detenuta e viene trattenuta nelle udienze". Guariglia ha poi espresso "la ferma aspettativa del Governo affinché alla Salis sia accordato al più presto un regime di custodia cautelare in linea con la normativa europea, incluse misure alternative alla detenzione in carcere".

Inviti ad agire presso il governo ungherese e a riportare Ilaria Salis in Italia giungono dai partiti di opposizione. "Meloni si attivi presso Orbàn per liberare Ilaria Salis e dimostri che tutti gli italiani vanno tutelati", ha scritto sui social l'eurodeputata del Pd Alessandra Moretti. "È evidente ormai a tutti che i diritti fondamentali di Ilaria Salis vengono calpestati in Ungheria, ha detto da parte sua l'uuroparlamentare M5s, Sabrina Pignedoli.

Ilaria Salis si trova in carcere in Ungheria da quasi un anno, accusata, senza prove, di avere partecipato all'aggressione, senza conseguenze e senza denuncia da parte degli aggrediti, di due neonazisti a Budapest.