Alla Camera dei Deputati si sono svolte le comunicazioni della Presidente del consiglio europeo in vista del prossimo consiglio europeo del 26 e 27 giugno. Sul tavolo dei 27 capi di stato e di governo dell'Ue i conflitti in atto in Medio Oriente e Ucraina. Sugli attacchi americani in Iran, Meloni ha confermato quanto già dichiarato dai ministri Tajani e Crosetto, ovvero che "nessun aereo americano è partito dalle basi americane e non abbiamo in alcun modo partecipato all'operazione americana contro l'Iran". Per la Presidente del Consiglio "L'Iran deve cogliere l'opportunità di un accordo" con Washington sul "proprio programma nucleare". Meloni è tornata poi a chiedere il cessate il fuoco a Gaza, "dove - ha detto - la legittima reazione di Israele a un insensato attacco sta assumendo forme drammatiche e inaccettabili".
Nel riaffermare poi sostegno all'Ucraina e alla sua dimostrata volontà di giungere a negoziati di pace, la premier italiana ha poi detto di voler porre al centro del vertice euopeo anche altre situazioni di crisi, indicate nell'instabilità della Libia e dell'area del Sael in Africa. In Mali, Burkina Faso e Niger gli europei a giudizio di Meloni, devono mettere insieme i comuni interessi e cercare di riannodare i fili di un dialogo. Il tutto con un'attenzione ai riflessi che l'instabilità di queste aree hanno sui flussi migratori. Su questi aspetti, e sulle politiche europee sui migranti , la premier si è soffermata a lungo manifestando l'intenzione di porre la questione al centro delle discussioni del vertice.
La premier ha parlato anche di spese militari sottolinenado la necessità di "fare di più per la sicurezza dell'Italia e del Continente" e di lavorare "per consolidare un pilastro europeo al fianco dell'Alleanza atlantica". Nel ricordare il raggiunto obiettivo di spesa del 2% ,sul Pil concordato e ribadito negli anni da diversi governi, la premier ha affermato di essere pronta a confrontarsi con le sollecitazioni del segretario generale della Nato agli stati membri per portare al 5% sul Pil le spese per difesa e sicurezza: "ci confronteremo con le proposte Rutte. Gli impegni che saremo chiamati ad assumere, dovranno essere chiari, trasparenti e avere una modulazione sostenibile nel tempo".
Su tutti questi temi, "in una fase così delicata è importante", Meloni ha sottolineato la necessità di un serrato "dialogo tra governo e Parlamento, tra governo e opposizione per il bene e la sicurezza della nazione e farò del mio meglio per proseguire ed ampliare questo dialogo".