Timori per annunciate contestazioni: a Caserta stop al concerto del compositore russo filo-Putin, Valery Gergiev

E' stato annullato il concerto sinfonico diretto da Valery Gergiev, in programma il 27 luglio alla Reggia di Caserta. A cancellare l'evento è stata la direzione della Reggia di Caserta, dopo le pesanti critiche al direttore d'orchestra russo per le sue posizioni  vicine a Vladimir Putin. Si temevano manifestazioni di protesta da parte delle associazioni pro Ucraina. Sul direttore d'orchestra gravano numerose ombre, non solo legate al suo sostegno all'aggressione russa all'Ucraina: opacità circondano il suo patrimonio immobiliare, anche in Italia, così come i suoi rapporti con figure al centro di una rete che muove soldi pubblici, e nomine.

Ad accendere le polveri della polemica era stata la vedova del dissidente russo Navalny. In una lettera al quotidiano La Repubblica Yulija Navalnaya accusava Gergiev di complicità con Putin e chiedeva di non far svolgere l'evento. Sono poi seguiti appelli di Nobel, attivisti e intellettuali per fermare il concerto, difeso sia dal Ministero della Cultura sia dalla Regione Campania e dal suo presidente De Luca con la motivazione che gli artisti non possono pagare per le scelte dei loro governi.

Oggi pomeriggio,intanto,  presso la sala stampa della Camera dei Deputati, si terrà una conferenza  già convovcata per discutere delle ingerenze russe nel nostro paese anche il relazione al caso Gergiev. "Cultura o propaganda? Il caso Gergiev a Caserta e le ingerenze russe in Italia", il titolo dell'iniziativa della deputata di Azione Federica Onori. Interverranno: Carlo Calenda, Federica Onori, Filippo Sensi, Benedetto Della Vedova, Pina Picierno, Marco Taradash, Giulia De Florio, Anna Foa, Alexey Ratmanskij e Eleonora Mongelli.