Mattarella: ci muoviamo su un crinale, come nel 1914. Si può scivolare in un baratro di violenza incontrollabile

"Dall'Ucraina giungono segnali tutt'altro che rassicuranti, allarmanti sempre di più". Oggi in visita in Slovenia, il presidente della Repubblica Mattarella pronuncia parole di forte preoccupazione per i conflitti in corso. Il Capo dello stato ha evocato "l'estate dell'irresponsabilità, quel luglio del 1914 in cui nessuno voleva forse la guerra ma alla guerra mondiale si arrivò". In conferenza stampa a Lubiana, insieme alla presidente della repubblica di Slovenia, Natasa Pirc Musar ha detto ancora: "Di fronte ai tentativi di dialogo per giungere a un cessate il fuoco e negoziare una pace giusta, duratura, definitiva, si vedono bombardamenti quotidiani diurni e notturni sulla popolazione civile ucraina". E poi parlando in particolare dello "sconfinamento" dei droni russi in Polonia, Mattarella ha scandito: "quello che allarma è che ci muoviamo su un crinale. Anche senza volerlo si può scivolare in un baratro di violenza incontrollabile".