Montecitorio: procede a tappe forzate la discussione sulla riforma della giustizia. Schlein in aula rivolta al governo: state umiliando il Parlamento

La riforma della giustizia procede spedita nelle aule parlamentari, blindata dalla maggioranza intenzionata a giungere ad un'approvazione definitiva entro la sessione di bilancio. La riforma costituzionale del governo Meloni, che prevede la separazione delle carriere dei magistrati è ora all'esame dell'aula della Camera dei Deputati. Il voto finale a Montecitorio è atteso entro domani, poi ultimo passaggio in Senato.  In aula questa mattina è intervenuta anche la leader Pd Elly Schlein che ha accusato il governo di vere proceduto "a suon di forzature, umiliando il Parlamento e i vostri stessi parlamentari". Schlein ha chiesto polemicamente "quando si è mai vista una riforma costituzionale che in quattro passaggi d'Aula non subisce nemmeno una minima modifica? Chi ha scritto la Costituzione ha previsto questo iter per ascoltare, riflettere, per favorire il dialogo tra maggioranza e opposizione, mentre ci troviamo oggi a discutere da soli". Una forzatura quella della maggioranza che renderà ancora più aspra la battaglia nell'inevitabile referendum che accompagnerà l'approvazione parlamentare della riforma, aspramente osteggiata altre che dalle opposizioni anche dalla magistratura, quasi nella sua interezza. In questo senso le parole pronunciate questa mattina dalla leader Pd appaiono un antipasto di ciò che arriverà: "Continueremo a batterci perché al referendum prevalgano i no alla vostra arroganza e ad una giustizia dei potenti".