Flotilla, in corso il trasferimento nel porto israeliano di Ashdod degli attivisti fermati in acque internazionali. In stato di fermo 40 italiani e tra essi 4 parlamentari

40 il numero degli italiani fermati a bordo delle navi della Flortilla. Lo ha comunicato il ministro Tajani al Senato in occasione della replica al dibattito seguito alla sua informativa su Gaza. Per loro come per le altre centiania di attivisti a bordo delle iimbarcazioni abbordate in acque internazionali  dalle truppe di una speciale unità navale israeliana, è in corso il trasferimento al porto di Ashdod, porto israeliano ad un'ottantina di Km dalla Striscia di Gaza,  in vista delle successive procedure di espulsione. Il quadro definitivo dei nostri connazionali fermati come pure degli altri attivisti sarà chiaro al termine di tutte le procedure di identificazione.

Fermati anche quattro parlamentari italiani. Benedetta Scuderi (Avs), Marco Croatti (M5S), Annalisa Corrado e Arturo Scotto del Pd. La moglie di ques'ultimo, Elsa Bertholet, ha raccontato a Radio Rai una notte di altissima tensione, trascorsa a cercare di comunicare con il marito. "Da pochi minuti i messaggi che gli mando risultano consegnati, Arturo mi aveva detto che lui non avrebbe voluto buttare il cellulare perché non aveva nulla da nascondere, forse ha fatto così".  Alla domanda su cosa si aspetta accada ora, la signora Bertholet ha rsiposto che "Arturo aveva detto che non voleva nessun trattamento diverso dagli altri e vari amici mi hanno detto che con certezza sanno che sta andando tutto bene. Dalle autorità invece non mi è arrivata nessuna informazione".

Dalla Global Sumud Flotilla fanno sapere che la maggior parte degli equipaggi sono stati  portati a bordo della grande nave da guerra MSC Johannesburg. “Questo – sottolineano dalla GSF - è avvenuto dopo essere stati aggrediti con idranti, cosparsi di acqua puzzolente e con le comunicazioni sistematicamente interrotte. Si ricorda inoltre che le barche sono state bloccate da una sorta di barriera di navi in acque internazionali dove “Israele non ha giurisdizione, così come non ha giurisdizione sulle acque e sulla costa di Gaza".  La richiesta che viene rivolta ai governi, ai leader mondiali e alle istituzioni internazionali è “di intervenire immediatamente per ottenere informazioni sui partecipanti scomparsi, garantire la loro sicurezza e chiederne l'immediato rilascio”.