Stato di agitazione e grande preoccupazione tra i giornalisti ed i dipendenti dei quotidiani La Repubblica e La Stampa e le radio del gruppo, per le notizie di un raggiunto pre-accordo per la cessione delle attività editoriali del gruppo Gedi, controllata da Exor, ad un gruppo greco guidato dall’armatore Theodore Kyriakou. I giornalisti dei quotidiani sono riuniti in assemblea permanente. Una decisione, hanno spiegato i comitati di redazione "dopo che nei giorni scorsi l’editore ha annunciato l’intenzione di cedere tutte le attività del gruppo, dopo lunghi mesi di trattative sempre smentite dall’azienda". I giornalisti lamentano di non avere avuto garanzie sul futuro, sui livelli occupazionali, sulla solidità del potenziale compratore, "senza nessuna garanzia di poter continuare a svolgere il nostro lavoro così come abbiamo fatto fino a oggi".
I vertici di Gedi, in base a quanto ricostruito, hanno firmato un’intesa con l’armatore greco per prolungare di altri due mesi la trattativa in esclusiva, con l’obiettivo di cedere gli asset editoriali del gruppo Espresso. Il precedente periodo di esclusiva con Antenna Group di Kyriakou era terminato a inizio dicembre e alla scadenza si è fatto avanti Leonardo Maria Del Vecchio, figlio del fondatore di Luxottica, che ha presentato un’offerta da circa 140 milioni tramite la sua Lmdv per contendere all’imprenditore greco le attività editoriali e le radio di Gedi. Quest'ultima, con il via libera dell'azionista di controllo ha però deciso di continuare il negoziato con i greci, per mettere a punto i dettagli, firmando, stando a indiscrezioni un pre-accordo di cessione.
La vicenda ha anche risvolti politici: il governo ha convocato i vertici aziendali, mentre Schlein dall'opposizione parla di "colpo alla democrazia". A dirsi sorpreso, anzi "stranito" per dirlo con sue parole, è Pier Silvio Berlusconi: "Il mercato è il mercato, ma da italiano il fatto che un pezzo di storia dell’editoria, del giornalismo, dell’informazione del nostro Paese vada in mani straniere un po’ mi dispiace. Ma non giudichiamo prima di vedere cosa succederà, magari chi arriva è bravissimo e mantiene una linea coerente con la storia delle testate e crea occupazione".
